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Un menù salentino per la Festa del Papà e di San Giuseppe

Marzo 19th, 2025 Posted by Cucina Tipica Salentina, eventi, Tradizioni salentine 0 thoughts on “Un menù salentino per la Festa del Papà e di San Giuseppe”

Il 19 marzo è una data che profuma di casa, di famiglia e di tradizione. La Festa del Papà e di San Giuseppe è un’occasione speciale che va celebrata nel migliore dei modi. Ovvero con i piatti che raccontano una storia di sapori tramandati di generazione in generazione. E chi meglio di Chef Totu per guidarci nella scelta del menù salentino perfetto per questa giornata?

Antipasto: tris di bontà nel menù salentino per la festa del papà e di San Giuseppe

Per iniziare, un antipasto ricco e fragrante con le immancabili pittule, panzerotti e polpettine. Le pittule, soffici frittelle di pasta lievitata, possono essere gustate semplici o arricchite con ingredienti come pomodori, baccalà, cavolfiori o altre verdure di stagione. La loro croccantezza esterna e la morbidezza interna le rendono un antipasto irresistibile.

Accanto alle pittule, troviamo i panzerotti, un’altra icona della cucina salentina. Si tratta di gustose crocchette di patate dalla forma affusolata e dal sapore forte per via della presenza del formaggio pecorino e menta nell’impasto.

Se è vero che “non c’è due senza tre”, a completare questo antipasto sono le polpettine di carne, che devono essere saporite e croccanti. La dimensione perfetta? Quella che permette di gustarle in un solo boccone!

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San Giuseppe= ciceri e tria come primo piatto

San Giuseppe in Salento significa ciceri e tria, un primo piatto che unisce semplicità e sapore. Si tratta di una pasta fatta in casa, la “tria”, in parte lessata e in parte fritta per aggiungere una nota croccante, servita con ceci cremosi e profumata con un filo d’olio extravergine d’oliva e alloro.

La differenza di consistenza rende il piatto una vera specialità, ideale per festeggiare al meglio questa giornata.

Non solo a Natale, il secondo di baccalà

Il baccalà non è solo un piatto natalizio! In Salento si gusta tutto l’anno e per San Giuseppe diventa un ottimo secondo piatto. Il baccalà fritto, con la sua panatura dorata e croccante, è un’esplosione di gusto che si accompagna perfettamente con un contorno di verdure di stagione (es. le cicorie).

Fritto in olio d’oliva e servito caldo, regala un’esperienza culinaria che unisce tradizione e convivialità.

Dolce: le immancabili zeppole di San Giuseppe

Per concludere in dolcezza, non possono mancare le zeppole di San Giuseppe (e il nome lo preannuncia). Queste soffici frittelle (o al forno), farcite con crema pasticcera e guarnite con un’amarena sciroppata (in alcuni casi con ciuffi di crema al cioccolato), sono il simbolo della festa.

Le zeppole rappresentano la perfetta conclusione di un pranzo in famiglia.

Con questo menù firmato Chef Totu, la Festa del Papà e San Giuseppe si trasforma in un momento di gusto da condividere con chi amiamo.

Buon appetito e buona festa a tutti i papà e a chi si chiama Giuseppe!

Carnevale: una festa di colori e dolciumi

Febbraio 19th, 2025 Posted by eventi, Tradizioni salentine 0 thoughts on “Carnevale: una festa di colori e dolciumi”

Il Carnevale è una delle festività più vivaci e colorate del calendario, celebrata con entusiasmo in molte culture del mondo. Le sue radici affondano in antiche tradizioni pagane e religiose, evolvendosi nel corso dei secoli fino a diventare l’evento festoso che conosciamo oggi. Si tratta di un periodo le cui date variano di anno in anno, e in questo 2025 la fine  (ovvero il Martedì Grasso) sarà il 4 marzo.

Origini del Carnevale

Le origini del Carnevale risalgono a rituali pagani dell’antichità, come le feste dionisiache greche e i Saturnali romani, durante i quali si sovvertivano le norme sociali e si indulgeva in festeggiamenti prolungati. Con l’avvento del Cristianesimo, queste celebrazioni furono integrate nel calendario religioso come periodo di festa che precede la Quaresima, un tempo di penitenza e digiuno. Il termine “Carnevale”, secondo alcune versioni, deriva dal latino “carnem levare“, che significa “eliminare la carne”, indicando l’inizio del digiuno quaresimale.

Usanze e tradizioni

Il Carnevale è caratterizzato da una varietà di usanze che si differiscono a seconda delle regioni, ma l’elemento che le accomuna tutte è considerare questo periodo “una festa”: fatta di sfilate in maschera, balli, musica e rappresentazioni teatrali. Le maschere e i costumi sono un vero inno ai colori, mentre le sfilate di carri allegorici, spesso satirici, sono un’altra componente centrale. Il Carnevale, di fatto, unisce arte e umorismo.

Dolci tipici del Carnevale

Durante questo periodo di festa, la tradizione culinaria italiana offre una ricca varietà di dolci fritti, simbolo di abbondanza prima del digiuno. Tra i più diffusi troviamo:

  • Chiacchiere: sottili strisce di pasta fritta spolverate di zucchero a velo, nella ricetta originale (non mancano rivisitazioni con una colata di cioccolato, crema di pistacchio o ripiene di crema). Il nome di questo dolce varia in “frappe”, “cenci” o “bugie”.
  • Castagnole: piccole palline di pasta fritta, talvolta ripiene di crema o ricotta. Una vera esplosione di gusto.
  • Frittelle: dolci fritti, il cui impasto è arricchito da uvetta, pinoli e mela.

Questi dolci rappresentano un elemento immancabile nelle tavole italiane durante le festività carnevalesche. Anche in questo caso, è bene seguire la tradizione, ma ogni ricetta può essere personalizzata a proprio piacimento.

Il Carnevale in Puglia

In Puglia, il Carnevale è celebrato con eventi ricchi di storia e tradizione. Uno dei più antichi è il Carnevale di Putignano, noto per le sue sfilate di carri allegorici e la maschera caratteristica di “Farinella“, che prende il nome da una farina locale di ceci e orzo, un tempo fondamentale per il nutrimento delle famiglie.

Un altro evento significativo è il Carnevale di Gallipoli, che inizia con la festa di Sant’Antonio Abate e il rito della “Focareddha“, un grande falò che simboleggia la purificazione. Le maschere tradizionali includono “Lu Titoru” e “La Caremma“, figure legate a storie locali.

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Ogni regione celebra il Carnevale secondo le proprie usanze, mantenendo vive tradizioni secolari attraverso l’entusiasmo e la partecipazione delle comunità locali.

Se vuoi scoprire quelle legate alla tradizione pugliese, ti aspettiamo in una delle sue città più belle: Lecce.

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Lenticchie a Capodanno: un piatto che porta fortuna

Dicembre 20th, 2024 Posted by Curiosità, eventi 0 thoughts on “Lenticchie a Capodanno: un piatto che porta fortuna”

Ogni Capodanno porta con sé una promessa di nuovi inizi e speranze per l’anno che verrà. Tra le tradizioni più diffuse e amate in Italia, troviamo quella di mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte. Questo piatto non è solo una prelibatezza culinaria, ma è anche un simbolo di prosperità e fortuna. Ma da dove nasce questa usanza? E come mai proprio le lenticchie?

La ricchezza delle lenticchie

La tradizione di consumare lenticchie a Capodanno affonda le sue radici nell’antichità. Già nell’antica Roma, durante i saturnali – feste dedicate al dio Saturno – si usava regalare una “scarsella”, un piccolo sacchetto di cuoio pieno di lenticchie. L’augurio era che questi legumi, per la loro forma tondeggiante e piatta simile a una moneta, si trasformassero in ricchezza per chi li riceveva.

Con il passare dei secoli, questa tradizione ha continuato a tramandarsi, arricchendosi di nuove sfumature simboliche. Le lenticchie rappresentano non solo la ricchezza materiale, ma anche l’abbondanza e la fertilità, ideali per iniziare l’anno nuovo con il piede giusto.

Il piatto della mezzanotte

Nelle case italiane, il rito delle lenticchie è un momento immancabile del cenone di San Silvestro. Spesso vengono servite accompagnate da cotechino o zampone, due specialità dal gusto ricco e avvolgente. La combinazione di questi ingredienti non è casuale: la carne, con la sua sostanza, rappresenta la forza, mentre le lenticchie, come abbiamo visto, evocano la fortuna economica.

Una tradizione che unisce

Il bello di questa tradizione è che riesce a unire le famiglie attorno alla tavola, tra brindisi, risate e il tintinnio delle forchette. Non importa quanto elaborato sia il menu: il sapore autentico delle lenticchie, magari arricchite con un filo d’olio extravergine di oliva e un pizzico di peperoncino, porta con sé un calore speciale che profuma la casa di buoni auspici.

Ricetta semplice per le lenticchie a Capodanno

Se vuoi rispettare la tradizione quest’anno, ecco una ricetta facile per preparare le lenticchie:

  1. Sciacqua le lenticchie sotto acqua corrente e mettile in ammollo per alcune ore;
  2. In una pentola capiente, prepara un soffritto con carota, sedano e cipolla tritati finemente.
  3. Aggiungi le lenticchie, copri con acqua abbondante e unisci le foglie di alloro.
  4. Lascia cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti o fino a quando le lenticchie saranno morbide. Aggiusta di sale e pepe verso la fine.
  5. Servile calde, magari accanto a fette di cotechino fumante.

 

Il Nuovo Anno è alle porte, assicurati di accoglierlo nei migliori dei modi e perché no anche con un pizzico di fortuna rispettando la tradizione delle lenticchie.

 

Buone Feste da La Vecchia Osteria.

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Natale a Lecce: cosa vedere secondo Chef Totu

Dicembre 20th, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, Dolci tipici, eventi, Senza categoria 0 thoughts on “Natale a Lecce: cosa vedere secondo Chef Totu”

Cosa c’è di più magico del Natale? Lecce durante le festività diventa ancora più incantevole. Le sue vie si illuminano di luci scintillanti, l’aria profuma di dolci tradizionali, e ogni angolo racconta storie di tradizione e bellezza. Se sei alla ricerca di un luogo che sappia scaldarti il cuore e regalarti momenti indimenticabili, sei nel posto giusto. Ecco cosa, secondo Chef Totu, non puoi assolutamente perderti della città in festa!

  1. Il Presepe nell’anfiteatro romano

Il Presepe quest’anno popola l’anfiteatro romano, figure in cartapesta curate nei minimi dettagli incastonate nello scenario unico di questa testimonianza storica. Proprio così, passeggiare intorno a questa meraviglia ti farà sentire parte di un racconto visto dall’alto, dove l’arte sacra incontra l’eternità di un monumento simbolo di Lecce.

  1. I mercatini in piazza Sant’Oronzo

Come ogni anno con l’arrivo delle festività, oltre ad ospitare l’albero di Natale, Piazza Sant’Oronzo si popola di casette in legno in cui sono esposte opere di artigianato e bontà gastronomiche. La piazza, con una pioggia scintillante di luci, diventa il luogo perfetto in cui immergersi per sentire l’atmosfera di festa. Qui verrai pervaso da tanti profumi e colori.

  1. Piazza Mazzini e le sue bancarelle

Se ami l’idea di perderti tra bancarelle cariche di oggetti unici, non può mancare una visita ai mercatini di piazza Mazzini. Sono il posto perfetto per chi cerca regali originali o semplicemente vuole lasciarsi avvolgere dallo spirito natalizio.

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  1. La fiera di Santa Lucia

Un vero gioiello per gli amanti delle tradizioni natalizie e del Natale a Lecce è la Fiera di Santa Lucia, conosciuta anche come “La fiera dei pupi”, ospitata nel suggestivo Chiosco dei Teatini fino al 26 dicembre. Personaggi del presepe (pastori, artigiani, angeli, Sacra famiglia) ed elementi di ambientazione – comete, grotte, ruscelli- sono esposti sui banchetti in fila sotto i portici della location. Statuine uniche che contribuiscono da anni a fare la storia dell’artigianato leccese.

  1. Il chiostro di luce

Preparati a rimanere senza fiato. Nel Chiostro del Seminario che si affaccia sulla magnifica Piazza Duomo, prende vita l’evento “Chiostro di luce”: un’installazione multimediale che trasforma le pareti dell’edificio in un caleidoscopio di immagini e giochi luminosi con il videomapping. Una poesia visiva che incanta grandi e piccini, regalando un’esperienza indimenticabile.

Potrai vederla fino al 6 gennaio (a eccezione del 24 e del 31 dicembre).

 

Lecce a Natale sa sempre come meravigliare: le sue vie, i suoi eventi e le sue tradizioni ti accoglieranno con il calore tipico del Salento. Lasciati avvolgere dalla magia, scopri l’autenticità di questa terra e vivi un Natale da ricordare.

Lecce ti aspetta, pronta a sorprenderti e a farti innamorare, così come i piatti di Chef Totu.

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Pasticciotto Day 2024: una festa per le papille gustative

Giugno 3rd, 2024 Posted by Cucina Tipica Salentina, eventi 0 thoughts on “Pasticciotto Day 2024: una festa per le papille gustative”

Il 5 giugno 2024, Lecce si prepara a celebrare la quarta edizione del Pasticciotto Day, un evento dedicato al dolce simbolo del Salento. Questa giornata speciale è l’occasione perfetta per esplorare il Salento e immergersi nella sua ricca tradizione culinaria dolciaria e no.

 

Le origini del Pasticciotto Day

Il Pasticciotto Day è stato istituito nel giugno del 2020 per celebrare e promuovere le eccellenze dolciarie del Salento. Ogni anno, nello stesso mese, questa ricorrenza offre l’opportunità di gustare il famoso pasticciotto, preparato secondo la tradizione. Quest’anno oltre cento pasticcerie parteciperanno all’evento, offrendo il dolce a un prezzo speciale.

Gli eventi in programma

Durante il Pasticciotto Day, Piazza Mazzini diventa il fulcro delle celebrazioni. La piazza si trasforma in un laboratorio a cielo aperto, dove i migliori maestri pasticcieri del Salento, e a livello internazionale, mostrano le tecniche di preparazione del pasticciotto, servito rigorosamente caldo. I visitatori possono così assistere dal vivo alla creazione e apprezzarne la bontà appena sfornato.

Ma non è tutto, oltre al pasticciotto, si potranno gustare altre specialità dolciarie locali. Il percorso espositivo e degustativo offre una panoramica completa delle prelibatezze del Salento, garantendo un’esperienza gastronomica unica.

Pasticciotto Photo Contest

Una delle attrazioni di questa giornata è il Pasticciotto Day Photo Contest. Questo concorso fotografico invita appassionati e professionisti a immortalare il pasticciotto in scenari creativi che rappresentino il Salento. Le foto più votate sui social media saranno esposte in una mostra, offrendo visibilità e celebrando la bellezza del territorio.

 

Tra un pasticciotto e l’altro, potrai pranzare o cenare nel nostro ristorante, dove Chef Totu sarà lieto di accoglierti con piatti tipici.

Dunque, tutti pronti per questa giornata speciale all’insegna della tradizione culinaria salentina?

Ti aspettiamo in Viale F. Lo Re, 9, Lecce.

 

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