Il Salento, terra di mare e cultura è anche conosciuta per la sua ricca tradizione culinaria dalle origini molto antiche. Come tutti i piatti tipici della tradizione pugliese, anche la cucina salentina è ricca di ingredienti poveri, ma allo stesso tempo gustosi e unici. Per fortuna ancora oggi si possono gustare le ricette più antiche della tradizione! Il nostro Chef Totu, ad esempio ha come pensiero principale sia la cura nella preparazione delle pietanze più prelibate sia la tipica accoglienza salentina.
Le tradizioni culinarie non possono mancare nemmeno durante le feste come Natale o Pasqua. Durante le quali le tavole delle famiglie salentine si riempiono di piatti tipici della tradizione: dalla carne al pesce fino ad arrivare ai dolci. Oggi parliamo infatti di dolcezza con le pitteddhe salentine.
I dolci tipici del Salento
Se ti trovi in Puglia e in particolare nel Salento, non puoi non assaggiare le Pitteddhe salentine! Non sai cosa sono? Ora Chef Totu ci darà delle delucidazioni in merito. Le pitteddhe sono delle piccole crostatine davvero deliziose! È un piatto tipicamente natalizio ma che si può trovare anche tutto l’anno.
È un dolce povero e di origini contadine molto antiche la cui ricetta originale prevedeva l’utilizzo di determinati scarti di cibo. Nella cucina salentina, infatti, non si butta via niente e sin dai tempi più antichi, il popolo salentino è riuscito a realizzare pietanze molto gustose e fantasiose con gli ingredienti a disposizione.
Nelle pitteddhe, infatti, venivano usati i ritagli di pasta avanzati dalla preparazione delle tipiche focacce, piegate in modo da formare un cestino a stella. Proprio per questa loro tipica forma, le pitteddhe venivano chiamate anche cuscini di Gesù.
La ricetta delle pitteddhe salentine
La ricetta originale prevede l’utilizzo della mostarda di uva, un composto simile per consistenza alla marmellata ma preparata con del vino, di solito il Malvasia. In assenza si potrebbe utilizzare la classica marmellata di ciliegia o uva.
La pasta frolla con cui sono preparate è molto leggera, famosa principalmente per l’assenza di zucchero, burro e uova nell’impasto.
Le Pitteddhe sono dolci genuini e semplici, soprattutto se la mostarda (o la marmellata) è preparata in casa. Gli ingredienti che Chef Totu utilizza per questi dolcetti squisiti sono:
– 500 g di farina 00
– 120 g di olio evo
– acqua e latte q.b.
– buccia grattugiata di 1 limone
– pizzico di sale
– mostarda d’uva o marmellata q.b.
La preparazione è molto semplice e veloce. Infatti, è sufficiente mettere in una ciotola l’olio di oliva, la farina, la buccia grattugiata del limone e un pizzico di sale. Amalgamate il tutto in modo da ottenere un impasto elastico e liscio, eventualmente aiutandovi con l’aggiunta di latte o acqua.
Ottenuto così l’impasto, dovrà essere coperto con un panno e lasciato riposare per mezz’ora. Con l’aiuto di un mattarello create delle sottili sfoglie da cui ottenere dei dischetti di diametro di circa 6 cm. Mettete al centro dei dischetti un cucchiaio di mostarda. Successivamente pizzicate i bordi sollevandoli in modo da formare dei cestini a forma di stella. Metteteli in una teglia e infornateli a 180° per 30 minuti.
Adatti per arricchire la colazione ma anche le merende, le Pitteddhe sono molto gustose grazie alla tipica mostarda, nonostante l’assenza di ingredienti basilari per qualsiasi preparazione di dolci, come lo zucchero e le uova.